Spiologia

Deve essere una nuova moda. O il tentativo di realizzare i sogni di quando, da bambini, si proclamava orgogliosi di voler emulare le gesta del proprio eroe non appena cresciuti. O, infine, può banalmente trattarsi dell'ondata di improvvisa popolarità avuta dalle "intercettazioni telefoniche" negli ultimi mesi.
Sta di fatto che, non so se per i motivi sopra elencati o per mia personalissima sfortuna, un numero sempre maggiori di aspiranti agenti segreti (senza licenza di fare alcunchè) mi ha scelta come sua missione speciale! Pare che sapere dove vado, con chi e di cosa parlo sia di vitale importanza: fosse almeno interessante, ma per la vita che faccio!
Le potenzialità dell'intercettazione hanno fornito nuove idee: una volta la posta era considerata privata (o almeno, a me hanno insegnato a non leggere le lettere inviate ad altri), ma non si sa come le mie telefonate e i miei sms devono essere pubblici. Perchè farsi scrupolo e non leggere quello che scrivo (o che mi è stato scritto)? Ormai non mi stupirei di trovare il mio cane che legge beato i miei ultimi messaggi ricevuti.
In sostanza a irritarmi non è tanto la curiosità patologica di queste persone, ma il modo con cui la soddisfano, dato che rivolgendomi direttamente una domanda non solo risparmierebbero il tempo e la fatica di controllarmi, ma certamente guadagnerebbero ai miei occhi quello che perdono con tutti i loro sforzi spionistici.
So che, scritto da una che si autodefinisce "paranoica", tutto ciò può sembrare solo il frutto di una mente visionaria, ma questa volta sono lucidissima.
E lo giuro su tutti i manga e le videocassette di Lady Oscar!
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